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Se siete atterrati questa pagina, probabilmente avrete la necessità di disdire un contratto generico.
Le possibilità possono essere molteplici se non addirittura illimitate; Magari volete disdire il vostro contratto con una TV a pagamento, magari non vi trovate più bene con il vostro operatore di rete fissa o mobile o ancora potreste voler recedere il contratto perché la vostra connessione internet è troppo lenta.
Bene, se rientrate in una di queste casistiche noi di Disdici.com sappiamo come aiutarvi. Infatti i nostri avvocati hanno creato per voi un modulo di disdetta contratto generico per ogni tipologia di contratto che potrete comodamente scaricare nei successivi paragrafi nel formato che più vi aggrada (DOC o PDF).
Prima di scaricare il contratto però, vorremmo darvi alcune informazioni utili.
Come abbiamo già anticipato, le motivazioni che vi potrebbero portare a voler disdire un contratto sono molteplici e possono variare di caso in caso. Abbiamo scritto per voi alcuni dei casi in cui potreste ricadere nel caso in cui vogliate disdire un contratto:
Queste sono solo alcune delle motivazioni che ci potrebbero essere alla base della vostra decisione e sicuramente avrete le vostre buone ragioni per voler disdire il contratto. State però attenti.
Non sempre infatti la disdetta di un contratto non comporta delle spiacevoli sorprese.
Nel prossimo paragrafo, cercheremo di far luce su alcuni aspetti che potrebbero emergere successivamente alla disdetta di un contratto. Vi preghiamo di leggerlo attentamente per evitare qualsiasi inconveniente.
Come anticipato, a seguito della disdetta di un contratto, per il contraente potrebbero esserci delle ripercussioni inaspettate.
Abbiamo stilato per voi una lista delle cose che potrebbero accadere portando a termine la disdetta di un contratto generico.
Come abbiamo anticipato nel precedente paragrafo, una delle cose a cui badare prima di recedere da un contratto è la previsione di possibili penali.
La somma relativa a queste penali dipende dalla condizioni contrattuali che si erano pattuite alla firma del contratto e variano da servizio a servizio.
Solitamente le penali più comuni relative alla disattivazione di un servizio o al recesso di un contratto, sono quelle che riguardano i costi effettivi di gestione che sostiene il fornitore.
Nell'esempio citato sopra, questi costi potrebbero per esempio comprendere il trasferimento ad un altro operatore o la disattivazione del servizio.
Abbiamo però una buona notizia. Grazie alla Legge n° 248 del 4/08/2006, conosciuta anche come ''Decreto Bersani'', le aziende non possono applicare delle penali nel caso in cui il contraente (voi) recedesse anticipatamente rispetto alla scadenza prevista nel contratto per adesione.
I contratti per adesione sono tutti quei contratti che si possono stipulare anche a distanza come i contratti per i piani telefonici, bancari, per le Pay TV etc.
Un'ultima buona notizia che vogliamo darvi in questo paragrafo è che grazie all'art.53 e segg. Del D.Lsg 206 del 2005 del Codice del Consumo, per tutti i contratti conclusi a distanza (quindi fuori da locali commerciali) non è possibile prevedere alcuna penale.
Come spiegavamo nei paragrafi precedenti, soprattutto durante l'acquisto di piani di telefonia mobile o fissa, può capitare che l'operatore vi proponga lo sconto di una determinata percentuale del prezzo totale, in cambio della vostra ''promessa'' a restare cliente dell'azienda per un certo periodo.
Qualora infatti, dopo aver stipulato un contratto con un'azienda e aver quindi usufruito di particolari sconti, doveste decidere di recedere dal contratto, l'azienda potrebbe richiedervi la restituzione dell'intera somma sottratta durante il periodo di abbonamento.
Se nel momento in cui avete stipulato un contratto, questo magari prevedeva il pagamento di una caparra di X euro, qualora foste inadempienti (quindi qualora non rispettaste i termini del contratto) l'azienda potrebbe prevedere la trattenuta della caparra o in alcuni casi potrebbe esigere il pagamento di una penale oltre la trattenuta della stessa.
I termini di preavviso sono molto comuni nei contratti. Questi infatti definiscono quello che è il temine minimo con il quale una controparte può disdire il contratto stesso.
Grazie alla legge Bersani, per i contratti di adesione è previsto un termine massimo di preavviso di 30 giorni. Badate bene che per molti altri contratti non è così! Ad esempio il contratto di locazione prevede delle scadenze molto più lunghe.
Anche in questo caso vi invitiamo a leggere attentamente i termini di preavviso per evitare di incorre in penali o sanzioni.
Come già detto in precedenza, per alcuni contratti è previsto un termine di scadenza. Cosa vuol dire? Vuol dire che alcune tipologie di contratto precludono la possibilità di disdetta dopo una certa data. I termini di scadenza inoltre variano da contratto a contratto.
Dopo aver esplicitato quelle che potrebbero essere le conseguenze ''critiche'' di una disdetta, possiamo quindi passare alla pratica.
Di seguito abbiamo indicato per voi i dati di cui necessiterete per compilare un modulo di disdetta per un contratto generico. I dati che vi serviranno sono i seguenti:
Solitamente per la disdetta di un contratto inoltre è richiesto l'invio di una copia di un documento d'identità. È buona norma mandarlo anche se non richiesto.
Le modalità di invio della disdetta del contratto sono scritte nel contratto stesso. Qualora non fossero scritte vi descriviamo di seguito quelle che sono le modalità classiche di ricezione di una lettera di disdetta.
Le modalità di invio di una disdetta più diffuse sono:
Di seguito troverete i moduli di disdetta per un contratto generico scaricabili in formato DOC e PDF
Scarica il modulo in formato DOC
Scarica il modulo in formato PDF
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